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Giemme da anni opera nella costruzione e vendita di piscine interrate, piscine fuori terra, piscine esterne o interne con un design creativo e soluzioni innovative adattabili ad ogni esigenza e desiderio.

Una piscina non è un prodotto preconfezionato, ma nasce sempre da un progetto che deve tener conto di tante possibili varianti, si possono realizzare piscine di varie forme, misure e tecnologie a seconda dell’esigenze del cliente.

Per la costruzione delle piscine la GIEMME è concessionaria delle Piscine Castiglione, azienda leader nel settore a livello internazionale.

Una piscina non è un prodotto preconfezionato, ma nasce sempre da un progetto che deve tener conto di tante possibili varianti, si possono realizzare piscine di varie forme, misure e tecnologie a seconda dell’esigenze del cliente.

Per la costruzione delle piscine la GIEMME è concessionaria delle logo_castiglioneazienda leader nel settore a livello internazionale.

Quello del concessionario è un ruolo molto importante.

Una piscina infatti non è un prodotto preconfezionato, ma nasce sempre da un progetto che deve tener conto di tante possibili varianti, si possono realizzare piscine di varie forme, misure e tecnologie a seconda dell’esigenze del cliente e personalizzare la propria piscina con una vasta gamma di accessori, oltre alla possibilità di fornire pavimentazione in legno e arredi per la zona solarium. Per il montaggio delle stesse ci avvaliamo di uno staff qualificato e addestrato dall’azienda madre.

Come realizziamo la piscina dei vostri sogni

FASE REALIZZATIVA

  • Illustrazione prodotto
  • Raccolta analisi delle richieste dal cliente
  • Sopralluogo presso il cliente
  • Progettazione e restituzione tridimensionale
  • Inserimento nel paesaggio
  • Studio dell’esposizione solare
  • Progetto definitivo
  • Consulenza per autorizzazioni locali
  • Assistenza alle fasi operative delle opere edili
  • Installazione impianto
  • Messa in funzione impianto
  • Assistenza alla manutenzione ordinaria
  • Fornitura e installazione dei complementi

FASE POST VENDITA

  • Analisi e Trattamento dell’acqua                          
  • Fornitura prodotti specifici per i trattamenti dell’acqua
  • Assistenza alla manutenzione ordinaria
  • Riparazione apparecchiatrure
  • Fornitura e installazione dei complementi e accessori
  • Manutenzione programmata all-inclusive (compreso prodotti chimici) a costi fissi
  • Apertura estiva e chiusura invernale
  • Noleggio accessori, coperture e apparecchiature automatiche per la pulizia della piscina
  • Sistema di telegestione impianti
  • Garanzie prolungate
  • Interventi di emergenza

FASE DI RISTRUTTURAZIONE PISCINE ESISTENTI

  • Modifica secondo normativa 10637 di impianti esistenti
  • Modifica di piscine a skimmer  in piscine bordo sfioro
  • Rivestimento di piscine esistenti in c.a. mediante utilizzo di membrana in PVC armata e mosaici ceramici
  • Modifiche di impianti disinfettanti esistenti a cloro con utilizzo di impianti disinfettanti a sale
  • Sistemi di gestione e controllo automatico a distanza di impianti e accessori
  • Fornitura di attrezzature mobili per il posizionamento di persone diversamente abili in acqua
  • Hydrocyclette e scivoli d’acqua

Tecnologie di costruzione per la piscina dei vostri sogni

Le diverse tecnologie di costruzione presenti sul mercato offrono numerose soluzioni per la realizzazione di una piscina. Ciascuna di esse presenta caratteristiche singolari sulle quali si basano parametri importanti come la resistenza strutturale, i costi di costruzione, la durata nel tempo e, naturalmente, il design. Come orientarsi tra le migliori tecnologie per realizzare la piscina dei tuoi sogni?

Cemento armato con piastrelle

E’ il sistema costruttivo più tradizionale, e se da un lato permette la realizzazione di strutture senza limitazioni di forme né dimensioni, dall’altro non sempre garantisce una buona resistenza strutturale. La buona qualità del manufatto è strettamente legata alla professionalità dell’impresa edile. Inoltre può richiedere alti costi di manutenzione.
45%

Cemento armato con rivestimento PVC

Solido ma allo stesso tempo fragile, il cemento soffre particolarmente le infiltrazioni d’acqua che causano anche corrosione dell’armatura interna, perciò deve essere progettato con particolare cura. Per risultati estetici di pregio sono necessarie lavorazioni di finitura supplementari. Nel tempo può richiedere alti costi di manutenzione.
75%

Casseri a perdere in cemento

I blocchi di cemento da usare come casseri, da un lato sembrano rappresentare una soluzione economica ma richiedono anche un’adeguata progettazione. Le diverse fasi di realizzazione aumentano la spesa finale e la manutenzione nel tempo può rivelarsi molto onerosa.
55%

Casseri a perdere in polistirolo

La struttura è discontinua ed il polistirolo tende a degradarsi e sgretolarsi. Anche se la casseratura è leggera e realizzata con moduli di dimensioni contenute, necessita di una notevole quantità di cemento per il riempimento. Gli interventi di ristrutturazione e adeguamento sono molto costosi.
50%

Casseri a perdere in polipropilene/plastica

Resistono nel tempo meglio di quelli in polistirolo. Il limitato numero di tipi di cassero non garantisce una piena libertà nella scelta di forme e dimensioni. La struttura è mediamente durevole.
60%

Vetroresina monoblocco

È il sistema più veloce per realizzare una piscina, ma la struttura non è molto resistente e soggetta a deformazione in caso di assestamenti. La struttura può essere soggetta a rapido degrado, imbibimento d’ acqua, opacizzazione e ragnatele/crepe della superficie. La scelta della forma e della dimensione è limitata al catalogo.
50%

Pannelli metallici nervati

La struttura è leggera e può quindi richiedere la realizzazione di rinforzi perimetrali in cemento. Le fasi di costruzione sono numerose e la scelta di forma e dimensione è solitamente limitata al catalogo. L’inserimento di scale prefabbricate in vetroresina comporta l’abbinamento di materiali diversi ed un conseguente più rapido degrado di tali parti dal punto di vista estetico e funzionale.
70%

FAQ

Per costruire una piscina interrata è necessario richiedere al proprio comune un’autorizzazione (titolo edilizio).
Per poter avere le informazioni o il permesso necessario alla costruzione della piscina è necessario recarsi all’ufficio tecnico del comune in cui verrà realizzato l’impianto dove vi verrà esposta la prassi per il titolo edilizio e gli eventuali vincoli di tipo paesaggistico o di altre norme del piano regolatore che possono influire sulle caratteristiche progettuali della piscina come ad esempio la forma, il colore, le dimensioni ecc. Generalmente il permesso a costruire risulta essere necessario quando la piscina non è di pertinenza dell’edificio principale (cioè non ad esclusivo servizio di questo) oppure se supera il 20% del volume dell’edificio principale, oppure se vanno rispettati determinati vincoli paesaggistici.
Per le piscine residenziali di medie dimensioni è sufficiente una DIA (Denuncia Inizio Attività) redatta da un tecnico abilitato; tale documento è soggetto alla norma del silenzio-assenso dopo i 30 giorni dalla sua presentazione.
La cosa migliore da fare se si vuole realizzare una piscina è di farsi seguire da un professionista esperto del settore.

Per la tassazione e il passaggio nella categoria lusso della classificazione catastale è necessario costruire una piscina che non superi gli 80 mq.
Ma non è il solo parametro necessario perché ciò avvenga, vi sono almeno altri 4 requisiti che la casa deve avere perché la stessa venga considerata abitazione di lusso:
– la superficie della casa superiore a 160 mq
– la superficie delle terrazze superiore a 65 mq
– la presenza di ascensore o montacarichi
– la presenza di materiali pregiati per decorazioni o rivestimenti.
Tutti questi parametri vanno verificati presso l’ufficio tecnico del comune in riferimento anche alla metratura della piscina che si vuole realizzare.

Il prezzo di realizzazione di una piscina varia a seconda della combinazione di diversi elementi. Gli elementi che fanno variare i prezzi di una piscina sono:
– la tipologia scelta (fuori terra, interrata, parzialmente interrata)
– la tecnologia (a sfioro, a skimmer, a pannelli rivestiti, a telo appeso, etc..)
– le dimensioni e la forma
– il sistema di filtrazione e disinfezione dell’acqua
– gli accessori e le finiture scelte
– l’utilizzo indoor o outdoor
A tutto ciò si devono anche aggiungere i costi dello scavo e quelli per la realizzazione della soletta di base in cemento, nonché quelli di cantiere (il montaggio). Ci sono poi dei costi post costruzione che potremmo definire di gestione e manutenzione della piscina e sono: i consumi idrici ed elettrici, l’uso dei prodotti chimici necessari per la manutenzione e disinfezione dell’acqua e gli scarichi di contro lavaggio nel caso si sia scelto l’uso di un filtro a sabbia per la filtrazione. Va inoltre verificato il consumo dell’acqua, perché il costo varia da comune a comune, così come quello dell’energia che può variare a secondo del gestore ed è legato alla potenza dell’impianto di filtraggio e delle pompe impiegate e di altri eventuali accessori extra impianto come ad esempio l’illuminazione subacquea della vasca.

I costi annuali di gestione di una piscina sono legati al volume di acqua necessaria a riempire la vasca della piscina e all’impianto di filtraggio.
Al consumo dell’acqua di riempimento vanno aggiunti annualmente circa 8-10 mc necessari ad effettuare il controlavaggio del filtro, che di norma viene effettuato almeno ogni 15 giorni.

Durante il periodo invernale l’acqua utilizzata per riempire la vasca non va svuotata e all’inizio della stagione successiva devono essere effettuate delle verifiche per constatare lo stato dell’acqua per stabilire se è necessaria la sua sostituzione.
Se nell’arco della stagione estiva e durante l’inverno il liquido nella piscina è stato trattato correttamente potrebbe non essere necessario sostituirlo in maniera totale ma eventualmente fare una sostituzione solo parziale.

Il consumo energetico è strettamente legato alle caratteristiche e alla grandezza dell’impianto di filtraggio, gli accessori extra come l’illuminazione incidono in maniera insignificante nel consumo di energia.
Il consumo di energia nel periodo estivo è legato al consumo in Kw delle pompe di filtarggio che mediamente sono attive per almeno 14 ore al giorno anche in assenza di bagnanti, questo per garantire la corretta disinfezione dell’acqua.
Quindi conoscendo l’assorbimento in Kw delle pompe è possibile determinare approssimativamente il consumo giornaliero di energia e di conseguenza il costo.
Oggi le pompe di ultima generazione sono costruite in modo da garantire il massimo risparmio energetico in linea con le attuali norme e le esigenze ambientali.

Infine i prodotti chimici necessari a tenere in equilibrio i parametri dell’acqua come il pH e il cloro.
Il cloro è necessario per per la corretta disinfezione dell’acqua: 1 gr per ogni mc di acqua.
Il costo di questi prodotti varia a secondo del loro utilizzo che si lega a sua volta ad altri valori che ne determinano il consumo e sono il numero giornaliero dei bagnanti, il tipo di acqua fornita dall’acquedotto, e dalla quantità di acqua presente nella piscina.

Per una piscina privata standard sono sufficienti una decina di giorni lavorativi.
A monte vanno però considerati almeno 60-90 giorni per la progettazione, per la presentazione della DIA e per le opere edili.

Il sistema skimmer si potrebbe definire il sistema tradizionale, cioè con il livello dell’acqua almeno 15 cm al di sotto del bordo vasca, mentre il sistema a sfioro prevede il livello dell’acqua a bordo vasca.

Nel sistema skimmer l’acqua viene recuperata da apposite bocchette (gli skimmer) poste lungo la parete della piscina nella sua parte alta.
La funzione degli skimmer è quella di convogliare l’acqua verso il filtro attraverso apposite tubazioni.
Una volta depurata dal sistema di filtraggio, l’acqua viene reimmessa nella vasca tramite apposite bocchette dette di mandata.

Nel sistema a sfioro invece l’acqua supera il bordo per essere poi raccolta in cannalette perimetrali e convogliata in un apposita vasca detta di compenso che deve avere sempre un volume di acqua tale da garantire il costante livello all’altezza del bordo.
Da qui l’acqua viene portata verso il sistema di filtraggio per poi essere reimmessa nella piscina tramite apposite bocchette dette di mandata.

Una delle caratteristiche principali per una piscina è quella di essere confortevole e dimensionata su chi ne dovrà usufruire.
Generalmente una partenza da 120 cm e un punto di arrivo di 180 cm sono ideali per soddisfare le esigenze della maggior parte delle persone.

E’ consigliabile una profondità variabile o la tramoggia? E’ più semplice e meno costoso realizzare una soletta con tramoggia piuttosto che profondi muri verticali o grandi pareti in acciaio inox.
Inoltre, il volume che si risparmia significa meno acqua da trattare e quindi meno spese di gestione per il cliente.

Per poter installare un trampolino e tuffarsi in tranquillità, servono almeno da 2,2 m a 2,4 m nella zona tuffi.

Il cloro a tutt’oggi garantisce un’ottima disinfezione dell’acqua a costi estremamente contenuti.
Si può utilizzare in diverse forme: granulare, liquido, o sotto forma di sale da disciogliere nell’acqua; a questo prodotto si possono affiancare ulteriori sistemi di supporto tipo la disinfezione tramite UVA o tramite OZONO.
La funzione del cloro è quella di uccidere i batteri e quando questo avviene il cloro si trasforma subendo un processo di ossidazione, una parte rimane in sospensione in acqua (cloro combinato), mentre una parte si trasforma in ammine; questo determina il classico odore di cloro nelle piscine coperte, quando questo si sente significa che il cloro nella piscina è quasi finito.
L’utilizzo di un sistema di disinfezione secondario è molto utile al fine di abbattere il cloro combinato accelerando l’ossidazione delle sostanze organiche.
Questo garantisce un ambiente più confortevole e un minor consumo di disinfettante e di acqua.

Per lo sporco che possiamo ritrovare in vasca, come foglie, terra, sabbia ecc, e che si deposita maggiormente sul fondo della nostra piscina, viene fornito incluso nell’equipaggiamento delle piscine un kit per la la pulizia manuale del fondo.
Un aspiratore apposito viene collegato attraverso un tubo al sistema di filtraggio della piscina e l’operatore utilizzando un manico telescopico raccoglie la sporcizia depositatasi sul fondo.
Altri sistemi di pulizia automatizzati sono dei robot che puliscono sia il fondo che le pareti della piscina.
Questi accessori sono acquistabili comunque in un qualsiasi momento successivo alla costruzione della piscina.

Prima di chiudere la piscina per il sopraggiungere della stagione invernale assicurarsi di compiere delle operazioni fondamentali per il corretto mantenimento dell’acqua.
1) pulizia preventiva del fondo e delle pareti della vasca;
2) trattamento invernale con prodotti chimici da effettuarsi solo dopo aver raggiunto i valori ideali di cloro e pH;
3) utilizzo di un telo copripiscina per evitare o ridurre al minimo il passaggio dei raggi solari (UV);
4) rimessaggio vero e proprio di tutto il materiale in e attorno alla piscina, che può soffrire il gelo e le temperature esterne sotto lo zero.

Indicativamente il periodo migliore per la chiusura della piscina è verso la fine di ottobre; questo periodo può variare però a seconda delle latitudini e delle condizioni climatiche e termiche.
E’ molto importante fare la chiusura della piscina nel giusto periodo onde evitare di rendere inefficace il trattamento chimico invernale.
Solitamente la procedura prevede un paio di giorni, il primo giorno si versa nella piscina il cloro granulare e si avvia una filtrazione continua di 24 ore per metterlo in circolo e solo qualche ora il giorno successivo per fare agire il prodotto svernante.
Dopo questa operazione si potrà procedere alla chiusura della piscina con l’apposito telo di copertura fino alla primavera/estate successiva.
Il telo copri piscina deve essere possibilmente di un colore scuro (verde o nero) e resistente e riflettente i raggi UV responsabili della proliferazione delle alghe nella vasca.
Assicurarsi di tenere il più possibile il telo asciutto attraverso una pompa svuotatrice che impedisca al telo di trattenere acqua piovana che può spingere anche il telo stesso verso l’acqua della piscina causandone la fuoriuscita.
Riporre tutto ciò che è asportabile dalla piscina in particolare la testa flottante dello skimmer, eventuali tubi attorno alla vasca (mettete i tappi per tale operazione) e l’impianto di filtrazione con la pompa, dato che questi sono gli elementi della piscina che soffrono maggiormente l’eventuale gelo prolungato dei mesi più freddi.

Alcuni esempi di Lavori di Piscine

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